10 specialità olandesi ad Amsterdam
Bitterballen
Un classico: uscite per bere qualcosa, vi dimenticate di cenare e a un certo punto quello birre belghe 8% iniziano a farsi sentire. Che fare? La risposta è: bitterballen, ovvero deliziose polpettine fritte di carne da tuffare, come da tradizione, nella senape. Senza dubbio, lo snack più amato e più famoso che non manca mai nei migliori bar di Amsterdam.
Stroopwafel
Se siete in vena di dolcezze, non perdetevi lo stroopwafel – due deliziose cialde unite da uno strato di sciroppo dolce. Per guastarlo al meglio, provatelo caldo e direttamente in uscita dal forno di un mercato all’aperto o da una panetteria cittadina.
Le celebri frites olandesi
Non chiamatele semplicemente patatine. Fidatevi, sono tutt’altra cosa: tagliate così spesse le trovate nei menù sotto la voce patat o frites, servite belle calde in cartocci di carta e immerse nelle più deliziose salse d’accompagnamento. Chiedete una porzione di “patatje oorlog” per gustarle abbinate a una salsa agrodolce di arachidi o virate sulla versione “patat speciaal” per averle con un mix di ketchup al curry, maionese e cipolle.
Aringa cruda
Non fatevi spaventare dall’esperienza, anche se ai nuovi potrebbe sembrare un po’ azzardata: chiunque sia di passaggio ad Amsterdam deve assolutamente provarla. Cercate un chiosco di aringhe – ce ne sono in ogni angolo della città – e chiedete un “broodje haring” per provare questa delizia servita in un morbido panino con cetrioli e cipolle. Il periodo migliore per gustare le aringhe crude è da maggio a luglio, quando si dice che raggiungano vette di inusitate dolcezza.
Crocchette da un distributore automatico
Anche se chiaramente non si tratta di blasonati locali Michelin, questi curiosissimi distributori automatici sono veramente un must per chi voglia scoprire di più sulla cultura olandese. Cercate un’insegna FEBO e posizionatevi davanti alla vetrina dove, in numerose cellette, potrete scegliere fra tantissimi snack caldi, inclusi hamburger, kroketten e frinkadellen. Inserite un paio di monete nel distributore e voilà: la vostra cena calda è servita!
Chi dice Olanda, dice formaggio!
Nei Paesi Bassi il formaggio è affar serio, per questo non perdetevi per niente al mondo una visita nei caseifici, nei negozi di formaggio e nei mercati all’aperto di Amsterdam per gustare gli originali Gouda, Geitenkaas e Maasdammer. Per una prima introduzione al mondo dei formaggi olandesi, fate tappa al Cheese Museum o in uno dei punti vendita Henri Willig Cheese and More. In seguito, concedetevi una degustazione guidata da Reypenaer Tasting Room e lasciatevi illustrare i tanti meriti del loro pluripremiato formaggio. Infine, nella via Negen Straatjes (9 Stradine) acquistate il vostro formaggio preferito, scegliendolo tra i migliori prodotti nazionali e internazionali esposti sugli scaffali del famoso negozio Kaaskamer.
E ora provate i ’poffertjes’!
Scandite lentamente “Po-fer-jus” e poi rilassatevi: siete a metà dell’impresa per assaggiare questi piccole, morbidissime prelibatezze servite nei ristoranti e nelle pancake house di tutta Amsterdam ma certamente imbattibili mangiate ancora calde da un venditore del mercato. Abbondate con lo zucchero a velo e poi gustatevi in tutta calma la vostra parentesi di Paradiso.
Stamppot
Nelle fredde sere d’inverno, lo stampot è di sicuro il più apprezzato e delizioso piatto olandese, non molto diverso dai sostanziosi piatti invernali italiani. Tradotto letteralmente, significa “pesta-purè” e quel che promette, mantiene. Il piatto include purè di patate unito ad altre verdure; la versione tradizionale include crauti, carota, cipolla e spinaci e solitamente è servito con una appetitosa salsiccia fumante.
Rijstaffel: riso ricco all’indonesiana
La forte influenza indonesiana nella cucina di Amsterdam si avverte, deliziosa, in tutta la città. Nessun tour culinario in Olanda può considerarsi completo senza una visita in un ristorante indonesiano. Vi basterà ordinare un rijsttafel (letteralmente: un tavolo di riso) per catapultarvi nei sapori dell’ex colonia olandese: di fronte a voi avrete una sinfonia di profumi di tutte le spezie delle isole, catturate in una
serie di piatti che bene rappresentano la varietà culinaria dell’Indonesia.
Tompouce
Sembra che questo dolcetto rettangolare di pasta sfoglia, ripieno di crema e con uno strato di glassa rosa, debba il nome a un personaggio dello spettacolo che si faceva chiamare Tom Pouce, il nano frisone Jan Hannema. Negli anni la consistenza, la forma e il colore dei tompouce sono stati severamente mantenuti, anche se in verità di recente la glassa rosa è diventata arancio vivo nei giorni di festeggiamento del Giorno del Re.